This post is also available in: English
Uova di Pasqua.
Non è mai passata una Pasqua senza che io non ricevessi almeno un Uovo di cioccolato, neppure da quando sono più cresciutella. Da piccola, mia madre racconta, ne ricevevo addirittura cinque o sei (e così anche mia sorella).
Quando mi sono trasferita a Milano per l’Università me lo sono auto-regalata per tre anni di fila. Esagerata? Ma no! E’ un piccolo treat, un premio che ci si fa una volta ogni tanto, anche per tornare indietro con la mente agli anni della felice infanzia.
Nello scorso post ti ho raccontato come vivo questa festività dunque non mi dilungherò più di tanto. Ti racconterò invece il piccolo aneddoto dietro a queste foto.
Quando scatto le mie fotografie solitamente mi sono già fatta precedentemente un’idea di come voglio che esca la foto finale e così anche questa volta. Volevo una composizione fiorita ma non troppo, con rami e foglie. Tutto vero, nessun fiore finto, altrimenti si noterebbe. Bene, di ciò che vedi in foto non avevo nulla, tranne le foglie di ulivo del mio giardino.
L’aneddoto.
Mi sono ricordata che Domenica scorsa sono andata a trovare la mia nonnina che, quando sono arrivata, stava facendo una bella composizione con rami di nocciolo contorto e fiori di pesco finti. Così ieri mattina ho chiesto a mia madre di portarmene un po’ a casa.
L’altro ieri invece sono uscita per il mio solito giro in bicicletta con l’obiettivo di trovare degli alberi di pesco o ciliegio da cui staccare dolcemente delle rame con i fiori. Non ne ho trovato nemmeno uno in un’ora, ma quando sono tornata a casa ho visto che dietro casa mia c’era un albero con dei fiori rosa – Carini, ma saranno del vicino di casa.
Ieri mattina mia madre mi chiama dicendomi che ha trovato un ciliegio fiorito in mezzo ad un prato allora ci sono passata poco più tardi ma…mi sentivo in colpa a tagliare i rami di un albero che non sapevo se fosse di qualcuno. Così, nel pomeriggio, sono andata in un vivaio a vedere se c’erano i fiorellini finti ma arrivata là ho cambiato idea e sono tornata a casa ripassando di fronte all’albero che aveva visto mia madre. Ma nemmeno questa volta sono riuscita a tagliare i rami. Al vivaio però ho acquistato il cestino e gli ovetti colorati, magra consolazione.
Quando sono tornata a casa ho scoperto che l’albero con i fiorellini rosa carini era nostro. Morale: guardate sempre prima ciò che avete attorno a voi e poi andate più lontano, non il contrario.
Le uova di Pasqua vegan.
Circa una/due settimana fa mi è venuta l’idea di realizzare qualche dolcetto di Pasqua, ma non avevo alcuno stampo pasquale adatto. Allora, dato che per me è una garanzia, sono andata dritta sul sito di Pavoni e ho navigato un po’. Sono finita su questi splendidi stampi a forma di uovo, carinissimi! Ho subito messo in moto il cervello e…
La ricetta dei biscottoni è quella dei Pan di stelle rivista e aggiustata (dato che stavolta si sgretolava).
Ho deciso di realizzare delle uova di Pasqua vegan cos sono adatte a tutti quanti.
Ingredienti: (per quattro uova di Pasqua vegan intere, otto mezzi gusci)
Per la copertura
- Cioccolato fondente, 50/60 gr
Per il biscotto
- Farina di farro, 90 gr
- Cacao amaro, 10 gr
- Zucchero mascobado, 25 gr
- Olio di semi, 42 gr
- Acqua, 8 gr
- Semi di lino triturati, mezzo cucchiaio + un cucchiaio d’acqua
- Sale
- Estratto di vaniglia o vanillina
Per il ripieno
- Burro di mandorle bianche, quattro cucchiaini o più
Procedimento:
Realizza per prima cosa il biscotto. In una tazzina fai “gelificare” i semi di lino tritati con un cucchiaio di acqua. In una ciotola monta, servendoti delle fruste elettriche, l’olio, lo zucchero e l’acqua fino a che non si sarà formata un’emulsione. Unisci il gel di semi di lino, la farina setacciata insieme al cacao, un pizzico di sale e la vaniglia poi impasta fino a formare una sorta di frolla. Falla riposare in frigo almeno mezz’ora (o in freezer, ma controlla che non si indurisca troppo). Nel frattempo preriscalda il forno a 180°.
Quando l’impasto ti sembra abbastanza malleabile, dividilo in otto pezzi identici e schiaccia ognuno di questi all’interno degli stampi a forma di guscio. Cuoci per un quarto d’ora, controllando però dopo una decina di minuti se il bordo risulta bruciato. Per far sì che non bruci, il guscio dev’essere di spessore uniforme.
Fai raffreddare i biscottoni, nel frattempo sciogli una ventina di grammi di cioccolato e lascia intiepidire. A questo punto farcisci con uno o più cucchiaini di burro di mandorle.
Unisci i gusci a due a due e sigilla le giunture con il cioccolato sciolto. Riponi in freezer per qualche minuto – se stanno di più non sarà un problema.
Sciogli il restante cioccolato e fallo intiepidire (se hai un termometro da cucina, 25-30°). Inzuppa i biscotti e copri con abbondante cioccolato, poi mettili sopra una grata a solidificare.
Conserva le tue uova di Pasqua vegan in frigorifero.
Con questa ti sei veramente superata. Brava brava brava
GRAZIE cara 🙂
Sei pazzesca!!! Ho aperto l’articolo pensando a dei semplici ovetti di cioccolato, che un po’ tutti i blog propongono in questo periodo, e invece trovo una ricetta specialissima! Da dove ti vengono certe fantastiche idee??? Da provare quanto prima!!! Grazie 😀
Grazie Chiara, grazie mille!:)